venerdì, aprile 01, 2011

SICUREZZA

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giovedì, marzo 31, 2011

CYBERBULLISMO

Il bullismo è un fenomeno sociale in evoluzione, sempre più complesso nelle sue manifestazioni. Negli ultimi anni, in seguito all’evolversi delle tecnologie,si è diffuso il fenomeno del bullismo virtuale. Oggi parliamo di cyberbullismo, inteso come forma di prevaricazione perpetrata tramite i nuovi mezzi di comunicazione (telefonate o invio di SMS e MMS con testi o immagini volgari, offensivi o minacciosi; diffusione di informazioni private su un’altra persona, anche pubblicando filmati e foto su Internet; calunnie diffuse tramite mail, chat o blog). Questa tipologia emergente fenomeno implica l’assenza di una relazione e di un contatto diretto tra vittima e bullo. In molti casi il cyberbullo riesce a mantenere l’anonimato. Per la vittima, inoltre, è più difficile sottrarsi alla prepotenza, anche perché a volte non sa di essere “presa di mira”: proprio il minore controllo, la possibilità di attuare le prepotenze in qualsiasi momento del giorno e della notte, colpendo più persone in meno tempo e usufruendo di “diverse identità”, rende questo problema molto complesso da affrontare e per alcuni aspetti affine ad altre problematiche legate all’utilizzo delle nuove tecnologie.

REGOLE PRATICHE PER PREVENIRE L’INFEZIONE DEI VIRUS PER COMPUTER

1. Installate e usate un buon programma antivirus.

2. Assicuratevi che la protezione del programma antivirus sia sempre attiva soprattutto nelle sessioni di lavoro con collegamenti in rete o in Internet.

3. Aggiornate frequentemente le definizioni dei virus, scaricando gli aggiornamenti del sito Internet del fornitore del software antivirus.

4. Non aprite messaggi di posta elettronica di dubbia provenienza.

5. Non aprite allegati contenuti all’interno di messaggi di posta elettronica con utente sconosciuto o non sicuro e non impostate il programma di posta elettronica per l’esecuzione automatica degli allegati.

6. Fate la scansione dei dischetti provenienti da fonte insicura prima di usare i file e i programmi in essi contenuti.

7. Non scaricate musica, file multimediali o filmati da un sito Internet che non offra garanzie di sicurezza.

8. Dopo che avete scaricato un programma da Internet, effettuate il controllo antivirus prima di installarlo ed eseguirlo.

9. Operate con cautela la condivisione di file o musiche con altri utenti della rete: durante la connessione con condivisione di cartelle su disco, il computer è aperto all’ingresso non autorizzato e all’attacco a parte di utenti estranei.

10. Effettuate frequentemente copie di sicurezza (su altri dischi o dischetti) dei documenti e file che riteniamo importanti per il vostro lavoro.

11. Eseguite una scansione manuale e settimanale (o pianificare una scansione automatica) dei dischi rigidi.

12. Proteggete con una password le unità di rete condivise.

La sicurezza di internet è a rischio!

Gli Hackers sono gli esperti di informatica che hanno ottime conoscenze per ciò che riguarda Internet e l'integrazione dei sistemi operativi.
Un Hackers se venisse ed entrasse nel vostro computer, cosa molto rara, non danneggerebbe i vostri dati ma cancellerebbe al massimo dei file ke lo potrebbero rintracciare,oppure usufruire del vostro indirizzo email il vostro indirizzo di posta, al quale poi magari manderà un'email contenente le spiegazioni per correggere il difetto che ha potuto sfruttare per avere accesso al vostro pc.
Quindi ribadisco il concetto: gli hackers, non sono responsabili degli atti CRIMINALI di cui parlano spesso i mass-media.
L'unico motivo per cui si infiltrano nei computer è o per scopo di aiuto a difendersi "dai cattivi" o per scopo di studio
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mercoledì, marzo 30, 2011

Cyber-attacco contro la Commissione Europea

La Commissione Europea ha subito un duro attacco informatico. La soglia del pericolo ha raggiunto livelli altissimi, tanto che gli accessi alla piattaforma di mailing e a Intranet sono stati sospesi; allo staff è stato comunicato di cambiare ogni password per prevenire la "diffusione non autorizzata di informazioni". Contemporaneamente è stato richiesto a tutti di utilizzare i servizi ad un più alto livello di sicurezza per le comunicazioni sensibili.
Sembra si possa escludere un attacco libico, mentre sono state rilevate maggiori analogie con quanto avvenne in Francia nel Febbraio 2010 durante il Summit del G20 (Ministero Francese dell’Economia sotto attacco). Ai tempi un bombardamento malware provocò caos e preoccupazione, con tanto di probabile coinvolgimento della Cina. Il cyber-attacco ha agito nello stesso modo, anticipando di qualche ora il summit europeo che si è occupato di strategia economica, della struttura dell’Unione Europea e ovviamente dello scenario nord africano.

martedì, marzo 29, 2011

La sicurezza in internet..

Negli ultimi anni c’è stata una forte crescita dell’uso di internet. I computer connessi alla rete sono spesso soggetti a rischi, quali: virus, attacchi informatici, sistemi violati e truffe informatiche. Questo rischi hanno origine dal fatto che tutti i computer sono collegati a un'unica rete.
Le nuove tecnologie sono sempre più avanzate e danno la possibilità di produrre nuovi software e servizi più sicuri per risolvere questi problemi; a volte però, questi programmi presentano errori o imprecisioni che possono essere sfruttate per compiere azioni impreviste. È quindi importante che i soggetti che fanno uso di questi servizi prendano tutte le precauzione possibili per proteggere il proprio computer dagli eventuali rischi.
Esistono diverse tecniche per gestire la sicurezza nel web:
·         Il Firewall: consiste in uno o più dispositivi che hanno l’obiettivo di separare la rete pubblica dalla rete aziendale, con lo scopo di tutelarla da intrusioni non autorizzate;
·         Il Tunneling: è la via necessaria per il trasferimento di dati tra due reti simili attraverso una rete intermedia;  è composto dai dati di un protocollo generico, posti in un altro protocollo trasportabile in internet, che percorre internet fino ad arrivare a destinazione. All’arrivo i dati riprendono il loro aspetto originario.
·         La VPN (Virtual Private Network): è un’estensione di una intranet privata attraverso una rete pubblica, che stabilisce una connessione privata sicura. La VPN racchiude utenti antichi, sedi aziendali distaccate e reti di vendita, in una grande rete aziendale.
Altri aspetti di sicurezza riguardano il controllo antivirus, per proteggere la rete dallo spamming. Il termine spam, indica l’invio di posta indesiderata a un vasto numero di caselle postali (spesso questi messaggi contengono virus).

domenica, marzo 27, 2011

I giovani schiavi della rete



Lo rivela una ricerca della psicologa Monica Savino dell'Istituto italiano psicoterapia relazionale (Iipr). Lo studio, pubblicato sulla rivista Nuove prospettive in psicologia, ha svelato che un adolescente su quattro (il 24,2%) ha una cattiva gestione del tempo passato in rete. Come se internet esercitasse un potere ipnotico sui ragazzi, rendendoli incapaci di restare di scollegarsi anche dopo ore e ore di navigazione. Uno su quattro dei 327 studenti di età compresa tra i 12 e i 17 anni che sono stati oggetto dello studio passa on-line dalle 2,5 alle 6,5 ore al giorno. Il rischio che corrono è quello di immedesimarsi in una realtà virtuale senza alcun legame con la vita reale. “Per i giovani il rischio è che l’abuso del web per comunicare crei confusione nella distinzione tra reale e virtuale - spiega la Savino intervistata dall’Ansa -. La realtà virtuale si sostituisce ad altre dimensioni relazionali che abdicano al proprio ruolo (famiglia e scuola) e crescono le amicizie fatte online, preferite a quelle nella vita reale: circa un terzo dei ragazzi ha instaurato nuovi rapporti di amicizia tramite Internet (34,2%)”. L’indagine, ha rilevato anche che, in controtendenza rispetto al passato, sono più a rischio le femmine: il 29,2% delle intervistate, infatti, non riesce a gestire l’uso di internet, contro il 20,8% dei maschi. “Ciò - spiega la psicologa - potrebbe far pensare al fenomeno che sta dilagando tra le minorenni, cioè lo scambio di immagini o video personali a contenuto sessuale”. “L’aspetto virtuale è assai seduttivo - sottolinea la Savino - proprio perché le parole sono rafforzate dalle immagini, il video inoltre produce una sorta di trance dissociativo, un effetto ipnotico, che induce all’assorbimento acritico di un mondo di immagini in movimento, colori sgargianti, suoni, informazioni a dismisura”. A rafforzare le teorie della Savino, arriva uno studio americano svolto dal dipartimento di sociologia del Mit di Boston. Secondo i sociologi statunitensi, che hanno studiato i comportamenti degli utenti di social network, Facebook, Twitter e simili non facilitano la vita e i rapporti interpersonali, ma anzi fanno male. In modo simile alla ricerca italiana anche quella statunitense conclude che internet, ed in particolare il social networking allontanano progressivamente giovani e meno giovani dalle relazioni reali. Secondo il volume Alone Together, la comunicazione isterica via web porta a una “follia moderna” in cui i protagonisti si sentono sempre più isolati dal mondo. Sull'argomento, proprio ieri è intervenuto anche Papa Benedetto XVI. In un messaggio per la 45sima “Giornata mondiale delle comunicazioni sociali”, che verrà celebrata il prossimo 5 giugno, il Papa ha “benedetto” internet ed i social network ma ha messo in allerta i giovani sui rischi che queste nuove frontiere della comunicazione nascondono. Benedetto XVI ha posto l'attenzione proprio sul pericolo di “rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo, e l'eccessiva esposizione al mondo virtuale”. Il papa ha voluto però anche aprire il mondo cattolico all'era digitale, parlando delle “straordinarie potenzialità” di internet e dei social network. A condizione, però, che ci si avvicini a questi mezzi adottando uno “stile cristiano” che “si concretizza in una forma di comunicazione onesta ed aperta, responsabile e rispettosa dell'altro”.